Un ragazzo albanese che fa il muratore in Italia, si diverte a invitare i presenti a prendere un caffè a casa sua. E’ un pretesto per raccontare una storia mozzafiato sull’ineluttabilità del destino. Dove farà recitare tazzine, teiere, sigarette, bottiglie e ogni altro oggetto che gli capiti in mano per dare vita alla vicenda di un giovanotto che, predestinato, arriva ignaro a compiere il suo destino malgrado tutte le avversità.
Prima dello spettacolo, un concerto di Βartok a cura dei violinisti Ganna Konoplenko e Francesco Caputo